Cosa vedere a Bologna: arte, architettura e panorami | Itabus

Tour nel capoluogo dell’Emilia-Romagna

Cosa vedere a Bologna?

La città dei portici è ricca di fascino e di storia: scopri cosa vedere a Bologna e quali sono le principali attrazioni da non perdere.

Bologna è il capoluogo dell’Emilia-Romagna e si situa fra le montagne dell’Appennino tosco-emiliano e il cuore della Pianura Padana. Una delle peculiarità della città, che l’ha resa nota in tutto il mondo, sono i suoi portici: Bologna possiede quasi 40 km di portici, i più lunghi del mondo. Ma non solo: Bologna è anche chiamata come la “Dotta”, per via della sua antica Università, e la “Grassa”, soprannome dovuto invece alla sua gastronomia. Il capoluogo emiliano è stato insignito del titolo di “Città creativa della Musica UNESCO” e vanta un centro storico fra i più estesi e meglio conservati d’Europa.


Quindi, cosa vedere a Bologna? Ecco un tour fra le bellezze artistiche, paesaggistiche e architettoniche di questa straordinaria città.



10 cose da vedere a Bologna, da Piazza Maggiore all’Archiginnasio


1.     Piazza Maggiore


Nella lista di cosa visitare a Bologna immancabile è Piazza Maggiore, chiamata e conosciuta anche come Piazza Grande. Questo luogo è il centro civile e religioso del capoluogo e si caratterizza per la presenza di numerose architetture ed edifici storici tipici della città. Sulla Fontana di Nettuno si affacciano i più importanti palazzi: a ovest il trecentesco Palazzo Comunale, a est il cinquecentesco Palazzo dei Bianchi e a sud la Basilica di San Petronio di fronte alla quale si trova il Palazzo del Podestà.


2.     Basilica di San Petronio


La sopra citata Basilica di San Petronio rappresenta la chiesa più importante di Bologna, ma è anche la quinta chiesa più grande del mondo. I lavori per costruire la chiesa iniziarono nel 1390 ma andarono poi avanti per secoli. La Basilica di San Petronio è inoltre l’ultima grande opera gotica che è stata realizzata in Italia e a livello di struttura si presenta come un edificio religioso a croce latina a tre navate con cappelle. Da non perdere la Cappella Bolognini con gli affreschi delle Storie dei Re Magi, oltre alla Meridiana del Cassini, costruita per dimostrare che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa, come era credenza del tempo.


3.     Torre degli Asinelli


La Torre degli Asinelli è un altro dei luoghi che dovrai visitare durante una gita o una vacanza a Bologna. Questa torre rappresenta uno dei simboli più conosciuti della città. Le tante torri che vennero costruite nel capoluogo fra il XII e il XIII secolo, di cui ne rimangono meno di venti, avevano una funzione militare e gentilizia. In particolare, la Torre degli Asinelli è stata costruita fra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia che non solo ne ha ricevuto prestigio sociale ma ha utilizzato la torre anche a scopi difensivi. Gli archi del portico della rocchetta della torre oggi ospitano alcune botteghe di artigiani, per ricordare la funzione commerciale che Bologna svolgeva nel Medioevo. Dopo aver percorso 498 gradini della scalinata interna, potrai raggiungere la cima della torre fino ai suoi 97,20 metri di altezza, da cui godere di una splendida vista sulla “Dotta”.


torre asinelli


4.     Piazza Santo Stefano



La triangolare Piazza Santo Stefano è dominata dal complesso monumentale della Basilica di Santo Stefano, meglio conosciuta come “sette chiese”. La Basilica si snoda infatti in sette edifici sacri che furono costruiti e poi rielaborati in epoche diverse prevalentemente a opera del Santo patrono di Bologna, San Petronio. La piazza è circondata dai portici dei palazzi nobiliari, di origine gotica e rinascimentale. A sinistra di Piazza Santo Stefano potrai ammirare Casa Berti con gli affreschi di Gaetano Gandolfi e il Palazzo Bolognini Isolani al cui interno c’è Corte Isolani che porta direttamente su strada Maggiore, mentre sulla destra si trova Palazzo Bolognini Amorini Salina.


santo stefano


5.     L’Archiginnasio



L’Archiginnasio è forse uno dei palazzi più belli e suggestivi di Bologna. Un lungo portico con 30 arcate decorate da centinaia di stemmi e due logge ai piani superiori ti lasceranno senza parole. Questo luogo è stato voluto dal cardinale Carlo Borromeo nel 1563: la volontà era quella di dare all’Università di Bologna una bellissima sede. Fino al 1838 l’Archiginnasio fu effettivamente destinato all’insegnamento, diventando poi una biblioteca. La Biblioteca, accessibile solo per motivi di studio, ospita pareti, scaloni e loggiati riccamente decorati con meravigliosi stemmi, iscrizioni e monumenti che sono volti alla celebrazione degli studenti e degli insegnanti. Non perdere poi una visita al Teatro Anatomico, distrutto durante i bombardamenti ma successivamente ricostruito con i materiali originali.


archiginnasio


6.     Pinacoteca Nazionale



Nell’elenco di cosa vedere a Bologna non si può non annoverare la Pinacoteca Nazionale. Questo luogo ospita capolavori di artisti come Raffaello, Parmigianino e Vasari e rappresenta una delle più importanti raccolte museali italiane. La Pinacoteca si trova nelle stanze dell’ex noviziato gesuita di Sant’Ignazio ed è composta da trenta sale espositive e un’area dedicata alle mostre temporanee e alle attività didattiche. La Pinacoteca Nazionale, oltre a essere un luogo espositivo, si dedica anche alla conservazione e allo studio del patrimonio artistico regionale e della città.


7.     I canali



Bologna è sempre stata una città d’acqua, una sorta di piccola Venezia. La gran parte dei canali sono stati interrati negli anni ’50 e solo di recente la città ha riscoperto la sua natura acquatica. Uno degli scorci più belli di quest’anima di Bologna lo si può vedere dalla finestrella che si trova in via Piella: da qui, infatti, lo sguardo si apre sul canale delle Moline, che è stato usato per secoli per alimentare i mulini ad acqua con cui veniva lavorato il grano. Qua e là in giro per il centro storico potrai trovare altri scorci su chiuse e torrenti seminascosti. La tua passeggiata potrebbe anche essere accompagnata dal rumore dell’acqua, come se ti rechi nel Ghetto Ebraico, sotto cui scorre l’Aposa, o all’incrocio fra via delle Moline e via Capo di Lucca, dove puoi sentire il rumore del Salto del Reno.


8.     I portici



Come anticipato nell’introduzione, Bologna è conosciuta in tutto il mondo soprattutto per via dei suoi straordinari portici. Per ben 40 chilometri, infatti, la città è percorsa da porticati che non costituiscono solo un elemento architettonico di pregevole fattura, ma la vera anima ed essenza del capoluogo. Il portico più famoso è quello di 4 chilometri che collega il centro di Bologna con il Santuario di San Luca, che si trova sopra il Colle della Guardia. Il portico è composto da 666 arcate, un numero simbolico così come è simbolico in generale tutto il portico: la salita al colle rappresenta un percorso di liberazione e purificazione dal peccato.


9.     Giardini Margherita



Tra le 10 cose da vedere a Bologna rientrano anche i Giardini Margherita. Questi giardini rappresentano il parco cittadino più frequentato nonché il più esteso, con i suoi 26 ettari. Il parco è stato inaugurato nel 1879 con il nome di Passeggio Regina Margherita e da allora conserva ancora buona parte dell’assetto originario. I giardini traggono ispirazione dai parchi romantici inglesi. Quando sono stati fatti i lavori per realizzarli, poi, è stato scoperto anche un sepolcro etrusco da cui proviene la tomba in travertino che puoi ammirare al centro del parco. Una curiosità: sul lato meridionale del laghetto è visibile un breve tratto all’aperto che compie il canale di Savena, una delle vie d’acqua che caratterizzavano un tempo la città.


giardini margherita


10. Santuario di Santa Maria della Vita



Dalla stradina laterale di Piazza Maggiore potrai raggiungere il Santuario di Santa Maria della Vita, una piccola chiesa che merita di essere vista per via del “Compianto del Cristo morto” realizzato da Niccolò dell’Arca nella seconda metà del ‘400. Considerato uno dei capolavori della scultura italiana, questo gruppo scultoreo è stato definito da Gabriele d’Annunzio come un “urlo di pietra” a causa delle espressioni di dolore dei volti delle statue. Il Santuario è poi considerato uno dei più importanti esempi di Barocco bolognese.



Cosa vedere con i bambini a Bologna?



Nel cercare cosa vedere a Bologna con i bambini considera che nella grande biblioteca Sala Borsa, nel cuore della città, c’è un’ampia sezione pensata per bambini e ragazzi, con tante proposte per bambini dagli 0 ai 12 anni. Non solo: nello spazio troverai anche una sala con tappeti e cuscini, dove i più piccoli possono svagarsi e divertirsi.

All’interno dello SMA, il Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Bologna, si trova una collezione di Zoologia fra le più importanti d’Italia. Qui i bambini potranno sorprendersi a scoprire numerosissime specie animali rare e affascinanti. La collezione è composta da animali che provengono da raccolte del XIX-XX secolo, trofei di caccia africani e due grandi diorami di ambienti italiani, quello del Parco Nazionale d’Abruzzo e quello del Parco Nazionale del Gran Paradiso.


Un altro museo degno di nota a Bologna, che lascerà piacevolmente sorpresi i tuoi bimbi, è il Museo Realtà Virtuale dove con la Macchina del Tempo, da utilizzare con appositi visori per la realtà aumentata, è possibile entrare nella Bologna medievale del XIII secolo interamente ricostruita in 3D. Questo dispositivo permetterà a te e ai tuoi bambini di camminare fra le strade, volare sopra le torri e ascoltare dialoghi delle persone che un tempo vivevano nella città.



Cose particolari da vedere a Bologna



Fra le cose particolari da vedere a Bologna potrai cimentarti alla scoperta dei sotterranei della città, per ammirare il capoluogo da un punto di vista differente. Bologna è infatti una città cava e nel sottosuolo sono stati scavati una serie di lunghi tunnel e cunicoli che portano ad alcune delle più antiche case bolognesi del centro storico. Sempre sotto la città è possibile ammirare i Bagni di Mario, delle cisterne usate un tempo per alimentare i 90 zampilli della famosa Fontana del Nettuno, in Piazza Maggiore.


Poco fuori dal centro di Bologna sorge il cimitero storico monumentale Certosa, uno dei cimiteri più antichi d’Europa. L’ex Certosa di San Girolamo è stata trasformata in un’area cimiteriale nel 1800 mentre solo successivamente è stato scoperto il sepolcro etrusco della Certosa, che diede inizio agli scavi archeologici. In questo luogo troverai, nel Chiostro Settimo, la tomba della famiglia Marconi, oltre a opere come il Monumento Montanari e il monumento all’editore Nicola Zanichelli.



Bologna per tutti: i luoghi da visitare gratuitamente



Più che un luogo da visitare il telefono senza fili a Palazzo del Podestà è un’attività divertente che puoi provare a fare nel tuo tour a Bologna. Si tratta di un particolare effetto acustico che si crea fra Palazzo del Podestà e il Palazzo Re Enzo, in mezzo ai quali si trova il Voltone del Podestà. Questo effetto è da provare se sei in compagnia di amici o della famiglia: parlando a bassa voce rivolto contro uno dei quattro angoli del Voltone, la persona che sta in uno degli altri angoli opposti, sempre rivolto verso il muro, potrà sentire quello che hai sussurrato.


L’Orto Botanico e l’Erbario di Bologna sono un vero e proprio museo del mondo vegetale visitabile gratuitamente. Fanno entrambi parte del Sistema Museale dell’Ateneo dell’Università di Bologna e sono nati nel XVI secolo con una funzione didattica volta all’insegnamento della botanica medica, di modo che gli studenti potessero osservare e studiare le piante officinali.


Nella lista di cosa vedere a Bologna gratis ci sono anche spazi museali, come il MAMbo, Museo d’Arte Moderna che ripercorre la storia dell’arte italiana dal secondo dopoguerra a oggi, possiede un’esposizione incentrata sulla ricerca artistica e contribuisce a tracciare nuove vie dell’arte seguendo le correnti di sperimentazione. Si trova nel distretto culturale della Manifattura delle Arti e collabora con numerose istituzioni e accademie.



Come muoversi a Bologna? I mezzi di trasporto da usare in città



Bologna è una città che può essere tranquillamente girata a piedi: nonostante abbia uno dei centri storici più estesi d’Italia, potrai comunque raggiungere a piedi i principali luoghi d’interesse. Oltre a questo, il centro storico della città è escluso al traffico di auto e motocicli.


Un’alternativa altrettanto pratica ed ecologica per spostarti in città è la bicicletta. Il centro storico è completamente pianeggiante e questo sicuramente favorisce la mobilità verde. Se preferisci optare per mezzi di trasporto pubblici sappi che la rete di trasporto di Bologna è la TPER, Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna, e offre corse di autobus e circolare che collegano ogni angolo della città.



Cosa vedere nei dintorni di Bologna?



Nei dintorni della città di Bologna sorge il Santuario della Beata Vergine di San Luca, più precisamente sul Colle della Guardia. Il santuario è uno dei simboli della città, che può essere raggiunto con una passeggiata di quattro chilometri sotto il porticato che inizia da Porta Saragozza e che è il porticato più lungo al mondo. Candidato nel 2019 a diventare Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, il santuario è meta di una famosa processione della Madonna con Bambino. Dal santuario potrai godere di una splendida vista panoramica sul paesaggio circostante: dal terrazzino, infatti, collocato a circa 42 metri sul livello del Colle della Guardia, si ha una vista a 180 gradi sulla città.


Santuario San Luca


Fra i borghi vicino a Bologna che meritano una visita c’è sicuramente Dozza. Questo piccolo paesino presenta un’imponente Rocca, nata per volere di Caterina Sforza e trasformata poi in residenza nobiliare durante il periodo rinascimentale. Il borgo di Dozza invece si differenzia rispetto ad altri borghi italiani per via dei dipinti che decorano i muri di case e botteghe. Questa particolarità deriva da un’iniziativa nata negli anni Sessanta con la Biennale del Muro dipinto e da allora ha coinvolto centinaia di artisti.


dozza


Quando andare a Bologna? Il periodo migliore



Il clima di Bologna è di tipo semi-continentale padano, con inverni freddi e umidi ed estati calde e afose. Nonostante la città sia visitabile durante tutto l’arco dell’anno, i periodi migliori per organizzare una gita nel capoluogo dell’Emilia-Romagna sono la primavera e l’inizio dell’estate. I mesi fra metà aprile e metà giugno, in particolare, sono momenti dell’anno particolarmente favorevoli, così come il mese di settembre.


Se visiti Bologna in una giornata di maltempo, leggi il post "Cosa fare a Bologna quando piove" per avere consigli utili.



Movida e divertimenti a Bologna, ecco cosa non perdere 



Bologna è una città molto vivace specialmente per i giovani per via della presenza di tanti universitari provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. La città si caratterizza per un tipo di movida “improvvisata”, dovuta al fatto che spesso i giovani si ritrovano nelle principali piazze cittadine in un clima di festa e divertimento. In via del Pratello e via Zamboni potrai trovare locali alla moda, enoteche e lounge bar dove trascorrere piacevolmente del tempo in compagnia dei tuoi amici. Molto suggestiva e ideale per una serata fra amici anche via delle Pescherie Vecchie.



Un altro luogo di socialità tipico di Bologna è il Mercato delle Erbe, in via Ugo Bassi. Di giorno qui si tiene un mercato coperto, mentre la sera si trasforma in un ritrovo per un perfetto aperitivo in stile bolognese, all’insegna dell’abbondanza e della convivialità.


Curiosità sulla città di Bologna



Nelle tue passeggiate per Bologna ti potrà capitare di incontrare dei particolari tombini di forma circolare in pietra. Questi tombini, costruiti in età medievale, venivano un tempo utilizzati per scaricare la neve. Bologna un tempo era attraversata da canali e da corsi d’acqua, che poi appunto furono interrati. I tombini della neve servivano per raccogliere la neve che cadeva abbondante in città perché nel sottosuolo scorrevano i corsi d’acqua che provvedevano a eliminare la neve in eccesso.


Uno dei piatti tipici di eccellenza di Bologna sono i tortellini, attorno a cui sono nate alcune leggende. Una vuole che in una locanda di Castelfranco Emilia, allora sotto il controllo di Bologna, giunse una bellissima marchesina per pernottare dopo un lungo viaggio. Il proprietario, spiando dal buco della serratura, intravide l’ombelico della nobildonna e, colto dall’ispirazione, creò il cappelletto riproducendone la forma. La seconda leggenda invece è di stampo mitologico: durante la guerra fra Modena e Bologna Venere, Bacco e Marte trovarono ristoro sempre nella sopra citata locanda. La mattina seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando Venere dormiente, la quale al risveglio chiamò il locandiere e sfoggiò il suo ombelico, da cui l’uomo prese spunto per creare il tortellino.


tortellini


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