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Perché visitare Cosenza e cosa vedere

Cosenza è una città ricca di storia e cultura incastonata in un panorama naturale mozzafiato, scopri perché dovresti visitarla con questa guida completa

In Calabria c'è una città che riserva molte sorprese ai turisti che decidono di visitarla: Cosenza è un luogo dalla storia millenaria con lo sguardo rivolto al futuro, fuori dai soliti percorsi turistici eppure ricco di attrattive.


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Cosa vedere nel centro storico di Cosenza


Perché visitare Cosenza


Cosenza affonda le sue radici nel IV secolo a.C. e sorge su sette colli: Pancrazio, Triglio, Mussano, Guarassano, Vetere, Venneri e Gramazio.

È nota come “Atene della Calabria” per essere la città in cui sono nati Parrasio e Telesio, due filosofi e umanisti vissuti nel XVI secolo, ed è situata a breve distanza dall'altopiano della Sila e dal mar Tirreno.

La prima cosa che salta all'occhio visitando Cosenza è la coesistenza di tre anime: quella antica, di cui restano molte testimonianze, quella moderna, che si è sviluppata dagli inizi del Novecento, e quella contemporanea, che si esprime soprattutto nella ricerca artistica.


Per cominciare un itinerario, si può partire proprio dal punto più alto della città, il colle Pancrazio.


Castello Svevo di Cosenza


Castello Normanno-Svevo di Cosenza


Il castello Normanno-Svevo domina il panorama cittadino e risale alla metà dell'XI secolo.

Fu Ruggiero II ad ingrandirlo, attorno al XII secolo, per questo il castello viene definito normanno; tuttavia, fu Federico II di Svevia a farlo ritornare al suo splendore (in seguito a uno dei molti terremoti che colpirono la città), restituendogli un'importante funzione difensiva.


Oggi il castello conserva una delle due torri ottagonali, simbolo dell’architettura federiciana, la prima in assoluto progettata nel castello da Federico II. Le sale, i terrazzi, i giardini e gli altri spazi del castello sono visitabili, in seguito a meticolosi lavori di restauro, tutti giorni della settimana, eccetto il lunedì.


Duomo di Cosenza


Duomo di Cosenza patrimonio Unesco


Noto anche come cattedrale di Santa Maria Assunta, il Duomo di Cosenza è un gioiello che racchiude gli stili architettonici gotico-cistercense (nella facciata), barocco e romanico (negli interni). La sua facciata, ricca di sculture e decorazioni, lascia senza fiato, mentre l'interno, impreziosito da affreschi e di pregio, custodisce opere d'arte di inestimabile valore.

Il Duomo ha ricevuto un riconoscimento dall'UNESCO nel 2011, in qualità di Patrimonio Testimone di una Cultura di Pace.


Una delle opere più preziose custodita all'interno della Cattedrale di Cosenza, è l’Icona della Vergine del Pilerio, protettrice della città. Cosenza è particolarmente devota alla Vergine del Pilerio perché fu lei che a salvare la città dalla pestilenza che ci fu nel 1576 e dal terremoto del 1854.

Il nome Pilerio deriva dallo spagnolo Pilar, che significa Pilastro, poiché l'icona inizialmente si trovava posizionata sul primo pilastro a sinistra della Cattedrale.


Il duomo è senz'altro una tappa importante dell'itinerario nel centro storico di Cosenza, che permette di sostare a Piazza Duomo per poi proseguire lungo la Via dei Mercanti per raggiungere Piazza dei Valdesi, dove si trova la confluenza dei fiumi Crati e Busento, che cingono la parte vecchia della città, e sono i protagonisti di una suggestiva leggenda.



Per cosa è famosa Cosenza?


Cosa fare nel centro storico di Cosenza


Non c'è un'unica attrattiva per cui è famosa Cosenza, ma è interessante conoscere anche le leggende che avvolgono la storia della città.

Si racconta che Alarico, il re dei Visigoti, si fermò a Cosenza nel 410 d.C., dopo aver saccheggiato Roma.


Alarico mori improvvisamente, forse a causa della malaria, e fu sepolto insieme al suo cavallo e al tesoro che aveva portato da Roma.

Il luogo in cui fu sepolto, secondo la leggenda, è alla confluenza dei due fiumi Crati e Busento, vicino al punto in cui oggi si trova il Ponte di Alarico, ma finora nessuno ha mai trovato tracce del tesoro, nonostante molti studiosi ed appassionati di storia abbiano cercato tracce di reperti.


Cosenza da Visitare


Per ricordare questa leggenda, nel 2016 l'artista torinese Paolo Grassino ha realizzato una scultura che raffigura il Re Alarico a cavallo, posizionata nel punto in cui confluiscono i due fiumi.


M.A.B. Museo all'Aperto di Cosenza


Musei Cosenza


Corso Mazzini, isola pedonale dal 2022, è il “salotto” di Cosenza ed è qui che è possibile ammirare un museo all'aperto, il M.A.B., un progetto voluto da Carlo Bilotti che ha portato a disporre una serie di opere d'arte contemporanea lungo il corso, accessibili a tutti.


Passeggiando potrai vedere opere di Manzù, Modigliani, Dalì, De Chirico, Rotella (Il Lupo della Sila che mostriamo in foto) e molti altri.


Si tratta di un museo unico nel suo genere, che pone in risalto l'attenzione di Cosenza verso l'arte e la sua accessibilità a un pubblico il più ampio possibile; camminare lungo Corso Mazzini equivale a compiere un viaggio tra le diverse correnti di arte contemporanea del XX secolo.


Teatro Rendano di Cosenza


Teatro di Cosenza


Da Corso Telesio, una delle vie principali della città, si arriva a Piazza XV Marzo, dove si affaccia il Teatro Rendano. Qui campeggia la scultura di bronzo che raffigura il filosofo Bernardino Telesio, ma il motivo per cui consigliamo di visitare il Teatro Rendano è che si tratta dell'unico Teatro di tradizione della Calabria, inaugurato nel 1909 e contraddistinto da una facciata in stile neoclassico e da un interno sontuoso.

Durante l'anno, il teatro ospita una ricca programmazione di opere, concerti e spettacoli teatrali.


Come arrivare in Sila da Cosenza


Cosa vedere in Sila


A pochi chilometri da Cosenza, il Parco Nazionale della Sila è un'oasi di natura incontaminata che consigliamo di includere fra le tappe dell'itinerario ideale per conoscere questa parte della Calabria. Con i suoi boschi di pini, laghi cristallini e sentieri panoramici, il parco è ideale per escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo. In inverno, è possibile praticare lo sci e altri sport invernali nelle stazioni sciistiche di Camigliatello Silano e Lorica.

Nella località di Croce di Magara si trova una delle attrazioni più peculiari: una foresta secolare di 58 esemplari di pino laricio alti 45 metri, noti come i Giganti della Sila.

Questi alberi furono piantati nel XVII secolo dai baroni Mollo, nobili proprietari terrieri che acquistarono un casino estivo in questo territorio.

Questa riserva naturale, chiamata anche del Fallistro, è gestita dal FAI che organizza anche delle visite guidate.


Lago Ampollino in Sila


In Sila consigliamo anche di visitare i laghi Cecita, Arvo e Ampollino; quest'ultimo è un lago artificiale che bagna 3 province diverse, Cosenza, Catanzaro e Crotone, ed è perfetto per chi ama seguire percorsi escursionistici.


Durante la stagione estiva, vicino al lago Ampollino si svolgono numerosi eventi di richiamo per i turisti (spettacoli, concerti, ecc.), per questo nel corso degli anni è diventata una meta più frequentata, non solo dagli appassionati di trekking.


Quando andare a Cosenza


Cosenza può essere visitata tutto l'anno grazie al suo clima mite. Tuttavia, i periodi migliori per esplorare la città sono la primavera e l'autunno, quando le temperature sono più piacevoli e la natura circostante offre uno spettacolo di colori. 

L'estate è ideale per chi ama le attività all'aria aperta, mentre l'inverno può essere una scelta interessante per chi desidera combinare la visita alla città con gli sport invernali nella vicina Sila.


Cosa Mangiare a Cosenza di tipico


La cucina cosentina è ricca di sapori autentici e prelibatezze perfette per i buongustai. Tra le specialità da provare se sei appassionato di cucina locale, suggeriamo:


  • - Soppressata: Un salume tipico della Calabria, preparato con carne di maiale, peperoncino e finocchietto;


  • - Fusilli alla cosentina: Questa pasta fresca è fatta a mano e viene arricchita con un delizioso condimento a base di sugo di carne di maiale, peperoncino, pomodoro e formaggio pecorino;


  • - Pitta 'mpigliata: questo dolce tradizionale è fatto con pasta di mandorle, miele, cioccolato, fichi secchi e spezie;


  • - Caciocavallo silano: è un formaggio famoso per il suo sapore intenso e la sua consistenza filante. Questo formaggio viene prodotto con latte di pecora e ha una stagionatura lunga, che gli conferisce un gusto unico e una consistenza morbida ma compatta.


Cosenza ti aspetta con le sue meraviglie, pronta a svelarti i segreti di un luogo che ha saputo preservare la sua autenticità nel corso dei secoli, riuscendo a diventare una località attrattiva anche per chi ama l'arte contemporanea.

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